26 settembre

Santi Cosma e Damiano

Solennità

Cosma e Damiano (sec. III-IV), secondo la tradizione, furono due medici anàrgiri (ossia “senza chiedere denaro” in cambio delle loro cure). Subirono il martirio a Ciro (Siria). Il loro culto si diffuse a partire dalla seconda metà del secolo IV; una basilica fu edificata in loro onore a Roma da papa Felice IV (526-530). I loro nomi furono inseriti nel Canone Romano.

Antifona

Esultano in cielo i santi martiri,
che hanno seguito le orme di Cristo;
per suo amore hanno versato il sangue
e si allietano per sempre nel Signore.

 

Colletta

Ti glorifichi la Chiesa, Signore,
nel santo ricordo dei martiri Cosma e Damiano;
tu che hai dato loro la corona della gloria,
nella tua provvidenza
concedi a noi il conforto della loro protezione.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

Li ha graditi come l’offerta di un olocausto.

Dal libro della Sapienza
Sap 3, 1-9

Le anime dei giusti sono nelle mani di Dio, nessun tormento li toccherà.
Agli occhi degli stolti parve che morissero, la loro fine fu ritenuta una sciagura, la loro partenza da noi una rovina, ma essi sono nella pace.

Anche se agli occhi degli uomini subiscono castighi, la loro speranza resta piena d’immortalità. In cambio di una breve pena riceveranno grandi benefici, perché Dio li ha provati e li ha trovati degni di sé; li ha saggiati come oro nel crogiuolo e li ha graditi come l’offerta di un olocausto.

Nel giorno del loro giudizio risplenderanno, come scintille nella stoppia correranno qua e là. Governeranno le nazioni, avranno potere sui popoli e il Signore regnerà per sempre su di loro.

Coloro che confidano in lui comprenderanno la verità, i fedeli nell’amore rimarranno presso di lui, perché grazia e misericordia sono per i suoi eletti.

Parola di Dio.

 

Salmo responsoriale

Sal 30 (31)

R. Alle tue mani, Signore, affido il mio spirito.

Sii per me una roccia di rifugio,
un luogo fortificato che mi salva.
Perché mia rupe e mia fortezza tu sei,
per il tuo nome guidami e conducimi. R.

Alle tue mani affido il mio spirito;
tu mi hai riscattato, Signore, Dio fedele.
Esulterò e gioirò per la tua grazia,
perché hai guardato alla mia miseria. R.

Liberami dalla mano dei miei nemici
e dai miei persecutori:
sul tuo servo fa’ splendere il tuo volto,
salvami per la tua misericordia. R.

 

Seconda Lettura

Non hanno amato la loro vita, fino alla morte.

Dal libro dell’Apocalisse di san Giovanni apostolo
Ap 12, 10-12a

Io, Giovanni, udii una voce potente nel cielo che diceva:
«Ora si è compiuta la salvezza, la forza e il regno del nostro Dio e la potenza del suo Cristo, perché è stato precipitato l’accusatore dei nostri fratelli, colui che li accusava davanti al nostro Dio giorno e notte.
Ma essi lo hanno vinto grazie al sangue dell’Agnello e alla parola della loro testimonianza, e non hanno amato la loro vita fino alla morte.
Esultate, dunque, o cieli e voi che abitate in essi».

Parola di Dio.

 

Acclamazione al Vangelo

Alleluia, alleluia.

Beati voi, se venite insultati per il nome di Cristo,
perché lo Spirito di Dio riposa su di voi. (Cf. 1 Pt 4,14)

Alleluia.

 

Vangelo

Chi perderà la propria vita per causa mia, la salverà.

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 9,23-26

In quel tempo, Gesù, a tutti, diceva:
«Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua. Chi vuole salvare la propria vita, la perderà, ma chi perderà la propria vita per causa mia, la salverà.

Infatti, quale vantaggio ha un uomo che guadagna il mondo intero, ma perde o rovina se stesso? Chi si vergognerà di me e delle mie parole, di lui si vergognerà il Figlio dell’uomo quando verrà nella gloria sua e del Padre e degli angeli santi».

Parola del Signore.

Sulle offerte

Nella memoria della morte preziosa dei tuoi giusti
ti offriamo, o Signore, il santo sacrificio,
principio e modello di ogni martirio.
Per Cristo nostro Signore.

 

Antifona alla Comunione

“Chi perderà la propria vita per me e per il Vangelo,
la salverà”, dice il Signore.

 

Dopo la comunione

Custodisci in noi il tuo dono, o Signore,
e il sacramento che per tua grazia abbiamo ricevuto
nella memoria dei santi martiri Cosma e Damiano
ci comunichi la salvezza e la pace.
Per Cristo nostro Signore.